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ISTITUTO DI BIOIMMAGINI E FISIOLOGIA MOLECOLARE

Consiglio Nazionale delle Ricerche

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ISTITUTO DI BIOIMMAGINI E FISIOLOGIA MOLECOLARE

Consiglio Nazionale delle Ricerche

CHI SIAMO

L’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare (IBFM) è stato costituito il 12 ottobre 2001, unendo le attività dell’Istituto di Neuroscienze e Bioimmagini di Milano, del reparto di Fisiologia Molecolare e Biotecnologie del soppresso Istituto di Tecnologie Biomediche Avanzate di Milano e del Centro di Studio per la Neurofisiologia Cerebrale di Genova. Si è successivamente ampliato con la istituzione di due ulteriori Sedi Secondarie (SS) a Cefalù (PA) e a Germaneto (CZ).

L’attuale articolazione territoriale dell’IBFM è dunque la seguente:

  • Sede di Segrate (Milano), presso l’Edificio Laboratorio Interdisciplinare di Tecnologie Avanzate (LITA);
  • SS di Cefalù (PA), presso la Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, istituita nel 2008;
  • SS di Germaneto (CZ), presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, istituita nel 2013 facendo seguito ad una riorganizzazione dell’Istituto di Scienze Neurologiche.
  • SS di Lecco presso il Polo Tecnologico Lecchese, istituita nel novembre 2017, attuando la delibera del Consiglio di Amministrazione del CNR che in data 26 febbraio 2015 ha approvato la costituzione.

L’Istituto afferisce al Dipartimento di Scienze Biomediche (http://dsb.cnr.it/).

L’approccio di ricerca dell’IBFM presenta le seguenti caratteristiche:

  • alta tecnologia: le ricerche si avvalgono di grandi attrezzature, in particolare per quanto riguarda le ricerche nel settore delle Bioimmagini, anche attraverso rapporti convenzionali con strutture sanitarie universitarie e ospedaliere;
  • multi-disciplinarità: le discipline coinvolte sono molteplici e le ricerche coprono settori vari che vanno da quello medico a quello tecnologico;
  • interdisciplinarità/cross fertilisation: le diverse discipline sono strettamente integrate mediante la collaborazione tra ricercatori di formazione diversa e l’uso sinergico delle differenti modalità volte allo studio di tematiche comuni;
  • collegamento tra ricerca di base e ricerca clinica e applicata: le ricerche svolte presso l’Istituto sono ricerche traslazionali, ovvero prevedono un diretto trasferimento dei risultati dalla ricerca di base alla ricerca clinica che viceversa.

Queste caratteristiche sono rese possibili dalla struttura dell’IBFM articolata in laboratori con diversificata competenza scientifica e tecnologica e dall’esistenza di numerose collaborazioni e convenzioni con Istituzioni esterne (Università Italiane e straniere).

Nell’ambito dell’Istituto operano 32 Ricercatori/Tecnologi, 10 Tecnici, 3 amministrativi, oltre 10 giovani ricercatori (assegnisti, borsisti, dottorandi) e 15 ricercatori associati, afferenti a diverse Università e Centri di Ricerca con cui l’IBFM collabora.

 

Produzione scientifica

La produzione scientifica è consistente sul piano sia quantitativo che qualitativo, contribuendo a dare una dimensione internazionale all’Istituto. Negli ultimi 5 anni (2018-2022) sono stati pubblicati 591 lavori su riviste internazionali citate da PubMed (553 con IF). L’IF medio nel 2022 è stato 5,17.